Quanta Memoria nel cuore della scuola Zarfati!

E’ sempre tanta la disponibilità nei bambini a parlare con i compagni e le maestre delle discriminazioni, delle ingiustizie. Occhi grandi che, sbalorditi, ascoltano di quelle storie lontane, trascorse nel momento più buio della storia umana, quando l’uomo ha perso la ragione ed umiliando si è umiliato. Storie incredibili che stimolano il sentimento di giustizia, di solidarietà e nei più grandi, che con lo studio della storia e delle istituzioni del nostro paese già hanno imparato ad apprezzare le garanzie democratiche, maturano il senso di responsabilità nei confronti della partecipazione da cittadini alla gestione del proprio stato.

La mattina del 27 gennaio nelle aule del plesso di scuola primaria Rosita Zarfati – Colle Carciano, le insegnanti e gli alunni hanno affrontato la tematica della Shoah con la lettura di libri, articoli, poesie, video e con la realizzazione di manufatti che lasceranno il ricordo, proprio come vuole la Giornata della Memoria, come monito, affinché non accada più niente di simile.

Queste attività sono entrate in classe in punta dei piedi, ma hanno lasciato una traccia indelebile.

Ha arricchito la giornata la lettura di pagine del diario di Anne Frank, di parte di scritti di Primo Levi, il testo sui Giusti tra le Nazioni tratto da una storia realmente accaduta “La città che sussurrò”, e per i più piccoli Flon-Flon e Musetta di Elzbieta dopo la quale sono stati realizzati simpatici coniglietti con delle lavette.

La giornata della memoria e un'occasione anche per i bambini più piccoli, dell’Infanzia, di avvicinarsi al tema del rispetto dei diritti di tutti gli esseri umani.

La lettura e la visione di un breve filmato “Ogni merlo è un merlo” di Grazia Mauri, hanno potuto con delicatezza sensibilizzare anche i più piccoli sull'importanza di rispettare tutte le diversità, di essere curiosi verso ciò che non è uguale a noi, di non accettare la prepotenza e la superiorità di chi pensa di essere migliore di noi. Non è mai troppo presto per essere rispettosi e accoglienti verso chi semplicemente non è come noi.

Nella scuola Primaria le pagine dei quaderni si sono arricchite di riflessioni, disegni messaggi. Semplice ma particolarmente sentito il messaggio che gli alunni di quinta hanno voluto inviare a Loredana Zarfati, sorella della bambina Rosita a cui è intitolata la scuola, che ha perso la vita a soli 8 anni. Gli alunni avevano già incontrato la signora Loredana lo scorso anno da remoto e, riflettendo sul fatto che dal prossimo anno la loro scuola non sarà quella di Rosita, hanno così scritto:

“Buongiorno signora Loredana, siamo gli alunni della classe quinta A della scuola così Rosita Zarfati di Velletri. Proprio un anno fa ci siamo incontrati da remoto. Preparandoci ad andare alle scuole medie, noi le promettiamo che non dimenticheremo mai ciò che è accaduto in passato e che combatteremo ogni violenza contro ogni essere umano!”

Il messaggio è stato poi recapitato alla signora Loredana da Antonietta Lucchetti, insegnante e storica di Velletri, sempre in contatto con la famiglia Zarfati, che in breve ha recapitato l’emozionata risposta:

“… ho la gola chiusa e sto piangendo perché l’affetto e la vostra memoria nei nostri confronti (olocausto) e della nostra famiglia ci riempie immensamente il cuore. Grazie Antonietta, grazie corpo docenti, GRAZIE RAGAZZI siete il futuro. A presto. Vi voglio bene”.