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Torna il prestito alla Biblioteca “Rosita” del plesso Zarfati-Carciano.

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Grande la meraviglia negli occhi dei piccoli alunni di prima elementare che venerdì 25 ottobre hanno inaugurato la riapertura del prestito bibliotecario nella biblioteca di plesso “Rosita” varcando la sua porta. Un luogo piccolo, ma magico, come alcuni di loro l’hanno definito, li ha attesi; un ambiente a misura di bambino, con sedioline colorate, il musetto del topo con gli occhiali teneramente dipinto su una parete a vigilarne le attività e più di 500 titoli ad attenderli per essere toccati, annusati, osservati… letti. E quando, dopo una scrupolosa ricerca di un libro che soddisfacesse la curiosità di ognuno, tra fiabe popup, libri sensoriali, racconti, libri di animali, hanno ricevuto la notizia che quel libro lo avrebbero potuto portare a casa, gioia e stupore si sono resi ben visibili negli occhi spontanei dei piccoli bimbi!!!

Sì, “Rosita” è generosa, lascia i libri nelle mani dei piccoli lettori per un mese, perché sa che permettere ai bambini di sentire il libro proprio anche nell’ambiente familiare, condividerlo con i genitori, i fratelli e farlo entrare nel proprio mondo è fondamentale perché si possa coltivare il piacere della lettura e maturare il rispetto per questo prezioso oggetto. Così, per decisione delle insegnanti, ogni settimana “Rosita” si apre generosamente agli alunni del plesso, grandi e piccini, perché possano tuffarsi in un luogo creato per loro con tanta attenzione verso l’aspetto estetico e didattico-educativo. Per i bambini di prima elementare è stata una sorpresa, ma i più “grandi” del plesso sono già affezionati a quest’attività del prestito bibliotecario iniziata lo scorso anno e fortemente voluta dalle inseganti del plesso.

Lo scorso anno, da ottobre a maggio, sono stati dati in prestito più di 700 libri: gli alunni li hanno potuti portare a casa e tenere per un tempo massimo di un mese; dopo la lettura individuale ciò che si richiede al piccolo lettore è solo di esprimere un piccolo giudizio sul libro letto, un giudizio lasciato sulla scheda del libro perché possa diventare una recensione per un successivo fruitore e sulla loro tessera personale perché rimanga un personale ricordo dei libri letti. Un lavoro paziente, quello delle maestre bibliotecarie, che prevede una scrupolosa registrazione e un’attenta vigilanza sull’andamento dei prestiti, ma che da subito ha riscosso tanto successo nei bambini e nelle loro famiglie e che ha già permesso agli alunni di prendere coscienza dei propri interessi riguardo il genere di lettura, di sviluppare un primo senso critico nei confronti della carta scritta, di avere uno spazio proprio con il libro tra le mani per viaggiare nella fantasia pur rimanendo fermi e di poter poi condividere l’esperienza di questo viaggio con i compagni. Che soddisfazione nelle maestre ascoltare bimbi di 8-9 anni consigliarsi una lettura, parlare delle avventure di un personaggio di un libro, oppure sentirsi richiedere consiglio su una lettura o ancora ricevere la confidenza, dai più grandi, che quel personaggio gli somiglia tanto e che ora, grazie a quella lettura, non si sentirà più solo! Non c’è mai senso d’inadeguatezza di fronte a queste esperienze di lettura, mai una sconfitta  nel caso si sia scelto qualcosa di troppo difficile, ma piuttosto, come sostiene Daniel Pennac, il diritto del lettore ad abbandonare una lettura o quello di esprimere il proprio giudizio su ciò che legge. Quando poi la lettura è apprezzata l’immaginazione si estende, il cuore s’infiamma e l’identificazione è totale; è allora che le pagine del libro ci rappresentano e che si prende coscienza dei propri sentimenti. Il libro diventa un amico che ci sa leggere e ci conosce nel profondo …

Le insegnanti, fiduciose che l’esperienza con “Rosita” possa coltivare negli alunni il piacere della lettura e di tutti i vantaggi che da essa potranno trarne a qualunque età, continuano ad ampliare l’offerta formativa dell’Istituto “Gino Felci” ed anche la varietà di generi letterari e di titoli presenti nella biblioteca aderendo alle iniziative nazionali che si pongono come obiettivo la costituzione e l’ampliamento delle biblioteche scolastiche. La partecipazione all’iniziativa “#Ioleggoperchè” con la settimana dedicata alle donazioni conclusasi la settimana scorsa e con il contributo degli editori, le donazioni fatte dai genitori degli alunni del plesso, quelle delle maestre stesse e quelle della gente comune, permettono a “Rosita” di crescere nella quantità e nella qualità dei libri a disposizione dei piccoli fruitori. Tanta strada abbiamo fatto dal giugno del 2017, quando “Rosita” è nata e tanta ancora ce ne attende per dare l’opportunità a tanti e ancora tanti alunni di beneficiare del suo prezioso tesoro.

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